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La diffusione della cultura della legalità è un impegno (ma anche un dovere) fondamentale al giorno d’oggi. Soprattutto nel nord Italia dove lo stereotipo delle regioni ad elevato tasso di “democrazia reale”, e dunque di rispetto delle regole, viene quotidianamente messo in discussione da inchieste e processi penali che svelano un devastante intreccio di interessi economici tra criminalità organizzata, associazioni mafiose e tessuto economico produttivo del territorio.

È dunque un merito che va sottolineato quello dell’Università degli Studi di Bologna, risultata tra i vincitori del bando di accesso al “Fondo per la diffusione della cultura della legalità”, attivato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Il riconoscimento premia il progetto d’Ateneo "Le.Vi.La.P.", che sta per Laboratorio permanente su Legalità e Violenza, la cui responsabilità scientifica è in capo della Prof.ssa Stefania Pellegrini, direttrice scientifica anche della nostra associazione LAW.

Un progetto che ha avuto l’adesione di ben 15 dipartimenti dell'Università e che rappresenta presumibilmente il più grande impegno collettivo messo in campo nel Paese sul fronte dell’Alta Formazione, per offrire strumento scientifici di lettura dei fenomeni e dunque per contrastarne le derive.

Sono stati attivati 5 tavoli tematici di approfondimento, traversali alla dimensione operativa dei cartelli criminali, che porteranno a 5 convegni nazionali di cui il primo è già andato in scena il 12 giugno scorso. Si parlava del “Network eversivo della prima Repubblica”, della stagione delle stragi, della battaglia (non è un termine a caso) che esperti e studiosi combattono da decenni per l’accesso agli atti e ai dati attraverso i quali (condizione imprescindibile) sarà possibile “avvicinarsi il più possibile” alla verità storica, dando un senso alla memoria diverso dalla semplice e imprescindibile celebrazione del dolore.

Tema che sarà riprese a fine estate con un nuovo seminario titolato “Le vittime di reati quali terrorismo e mafia: diritti, rivendicazioni, ruoli e narrazioni pubbliche”, al quale interverrà tra gli altri la magistrata Francesca Zavaglia, giudice bolognese che il 21 dicembre 2015 decretò il rinvio a giudizio dei 148 imputati nel dibattimento di Aemilia.

Altri tre eventi di particolare rilievo sono però in programma sempre in questo mese di giugno, nell’ambito del progetto. Li segnaliamo essendo gli incontri aperti anche al pubblico e non solamente agli studenti:

20 giugno 2023: “INVESTIGAZIONI E TECNICHE ANTIRICICLAGGIO: IL RUOLO DELLE AGENZIE DI CONTRASTO E DEI PROFESSIONISTI”.

27 giugno 2023: “LA MAFIA DEI PASCOLI. DAL CONTROLLO VIOLENTO DEL TERRITORIO, ALLE TRUFFE PER I FONDI EUROPEI. UNA CRIMINALITÀ A DANNO DELLA SALUTE PUBBLICA”.

30 giugno 2023: “LE ZOOMAFIE. LO SFRUTTAMENTO DELLE SPECIE ANIMALI COME BUSINESS DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA”.

Alleghiamo le locandine dettagliate dei singoli eventi. Per rimanere aggiornati, connettersi al sito di Le.Vi.La.p.:   

https://site.unibo.it/levilap/it

Agli incontri è possibile partecipare anche connettendosi da remoto alla stanza teams:

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